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      Ad ogni assenza teneva dietro una nuova luna di miele, e fino ad ora credo, che il nostro amore è sempre nel periodo del crescere.
     
      Il desiderio è la pianta da cui nascono tutte le gioie della vita; finchè la manterremo viva e la coltiveremo con intelletto d'amore, noi saremo sicuri di raccoglierne sempre i frutti.
      Invece i più fra gli uomini fanno come i selvaggi, che per non aver la fatica di coltivar la pianta o di arrampicarsi sopra di essa per averne i frutti, con un colpo di ascia buttan giù l'albero.
      E così facciamo noi, quando in una volta sola soddisfacciamo a tutti i desideri, uccidendo la pianta che deve darci la gioia.
      Quando tu sarai sposa da qualche mese, capirai tutta l'importanza di questo mio consiglio, che basta da solo ad assicurare le gioie sempiterne nel nido domestico.
      In certe cose non dir sempre di sì a tuo marito.
      Fa come certi mercanti, che scrivono sulla loro bottega:
      Oggi non si fa credenza, domani sì.
      E tu a certe domande rispondigli:
      - Oggi no, mio caro, domani forse....
      E fa che il domani divenga un posdomani e un futuro remoto.... forse eterno.
      Tu devi aver sempre per lui qualcosa da dare, e invece l'amore, che è spensierato e folle, ti suggerirà forse di dar tutto oggi e subito ed è anche per questo, che il più degli amori ha vita così breve e fragile.
     
      Mi ricorderò sempre, che in una conversazione, a cui prendevano parte uomini vecchi e giovani e donne belle e letterati e scienziati, tutto un mazzo di carissime persone, si lamentava che i fiori, che sono tra le cose più belle di questo mondo, durassero così poco.


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L'arte di prender marito
Per far seguito a "L'arte di prender moglie"
di Paolo Mantegazza
Editore Treves Milano
1894 pagine 127