(38) Nota del poeta. -
«Contra miglior voler, voler mal pugna»
verso significantissimo di Dante.
(39) Le aure pensierose, il cielo timoroso e le rive irresolute sono infelicissime figure rettoriche, per fortuna quasi sole in questo poemetto.
(40) Nota del poeta. - La Dea mirolle e rise un cotal riso. Non vorrei che alcuno trovasse troppo ardita questa espressione. Un gran poeta dei nostri tempi non si fece scrupolo di dire: E in quel sospetto sospettò... Selva selvaggia... Delle tre parti in che si parte il giorno. Il grande Alighieri si lasciò sfuggire, non so se a caso o per vezzo, nel Purgatorio:
«Ch'a farsi quelle per le vene vane.
EChe s'imbestiò nell'imbestiate schegge
E nel Paradiso:
....perchè fur neglettiLi nostri voti e voti in alcun canto.
ENel modo che il seguente canto canta.»
Fin qui Manzoni.
In questa nota si avverta una correzione importante. Alludendo al Monti, il giovinetto avea scritto: «Il più gran poeta de' nostri tempi,» ma quando, maturato il senno e forse già proclive all'innovazione letteraria, rilesse il poema, cancellò l'espressione esagerata, e col carattere stesso della dichiarazione scrisse di sopra: Un gran poeta.»
(41) Questi versi, se fossero stati noti alla sospettosa polizia austriaca, sarebbero costati lo Spielberg al Manzoni che li aveva scritti ed al Pagani che li aveva conservati, e danno la spiegazione della gelosa custodia in cui furono tenuti e del segreto che avvolse il poema.
(42) Nota del poeta. - Il furente. In poesia talvolta vale inspirato, e magiche val divine.
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