Pagina (67/132)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Era dunque legale almeno la tortura data al commissario in quest'ultimo costituto? No, certamente: era iniqua, anche secondo le leggi, poiché gliela davano per convalidare un'accusa che non poteva diventar valida con nessun mezzo, a cagion dell'impunità da cui era stata promossa. E si veda come gli avesse avvertiti a proposito il loro Bossi. "Essendo la tortura un male irreparabile, si badi bene di non farla soffrire in vano a un reo in casi simili, cioè quando non ci siano altre presunzioni o indizi del delitto.(61) "
     
      Ma che? facevan dunque contro la legge, a dargliela, e a non dargliela? Sicuro; e qual maraviglia che chi s'è messo in una strada falsa, arrivi a due che non son buone, né l'una né l'altra?
     
      Del resto, è facile indovinare che la tortura datagli per fargli ritrattare un'accusa, non dovette esser così efficace come quella datagli per isforzarlo ad accusarsi. Infatti, non ebbero questa volta a scrivere esclamazioni, a registrare urli né gemiti: sostenne tranquillamente la sua deposizione.
     
      Gli domandaron due volte perché non l'avesse fatta ne' primi costituti. Si vede che non potevan levarsi dalla testa il dubbio, e dal cuore il rimorso, che quella sciocca storia fosse un'ispirazion dell'impunità. Rispose: fu per l'impedimento dell'aqua che ho detto che haueuo beuuta. Avrebbero certamente desiderato qualcosa di più concludente; ma bisognava contentarsi. Avevan trascurati, che dico? schivati, esclusi, tutti i mezzi che potevan condurre alla scoperta della verità: delle due contrarie conclusioni che potevan risultare dalla ricerca, n'avevan voluta una, e adoprato, prima un mezzo, poi un altro, per ottenerla a qualunque costo: potevan pretendere di trovarci quella soddisfazione che può dar la verità sinceramente cercata?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia della colonna infame
di Alessandro Manzoni
pagine 132

   





Bossi