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      .. oh misericordia! contra i poveri c'è sempre la giustizia».
      «Non gli parlate di questo», interruppe il Padre: «egli non se ne cura. Ascoltami Fermo: voglio che tu mi ascolti. Io ti leggo in cuore: io so che il tuo pericolo non ti fa terrore; so che in questo momento l'idea della morte non ti spaventa né per gli altri né per te. Ma ascolta. Tu eri nella gioja e nella speranza; un uomo ti si è parato sulla via, e ti ha gettato nella angoscia e nella miseria: tu credi che tolto di mezzo quest'uomo, ti ritroverai al posto dove tu eri prima d'incontrarlo. Povero ingannato! la tua via è cangiata, ti è forza intraprenderne un'altra: guai a te se ti poni in quella dell'omicidio. Poni che tutto ti riesca a tuo grado: ebbene! che avrai tu fatto? l'odio è dolce ora al tuo cuore: ma sai tu... sai...» e così dicendo prese la mano di Fermo e la strinse a segno di dargli dolore... «sai tu come si volge il cuore dell'uomo che ha versato il sangue? Ve n'ha che rimangono quelli di prima; ma tu non sei uno di loro: guai a te! son reprobi. Io ho perduto degli amici cari, ben cari... ma se Dio mi concedesse di poter far rivivere un uomo, credi tu ch'io sceglierei uno di essi? Quegli ch'io vorrei poter risuscitare col mio sangue è un uomo a cui io non aveva mai fatto il torto più leggiero, e che mi ha insultato. Poni che tutto ti riesca, poni che non vi sia giustizia, che tu sposi tranquillamente... che la colomba si unisca allo sparviero. Ma sarai tu Fermo? avrai sposato Lucia? Tu non sarai Fermo, te lo dico io: tu non penserai come ora: in ogni tuo pensiero, per quanto importante egli sia per essere, per quanto lieto, oltre quello che ci sarebbe per tutti, per te ci sarà sempre un morto di più. Avrai tu figli?


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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