Quando poi una conformità di sentimenti e di inclinazioni, crea fra due individui di queste società una benevolenza particolare ella è tanto più forte quanto più essi si sono scelti in un picciol numero già separato dal resto degli uomini.
Il padre guardiano aperse la lettera, e di tempo in tempo alzava gli occhj dal foglio e guardava Lucia e la madre con aria di compassione e d'interessamento.
Quand'ebbe terminato, crollò alquanto il capo, pensò, passò la mano sul mento barbuto, e quindi sulla fronte, e disse, come chi spera di aver trovato quello di che aveva bisogno: «Non c'è altri che la Signora: se la Signora vuol pigliarsi l'impegno...» Fece quindi a bassa voce ad Agnese alcune interrogazioni alle quali ella soddisfece, indi domandò: «Volete seguirmi? Io spero di aver trovato ove collocare in sicuro questa buona ragazza». Le donne si disser pronte a far tutto ciò che sarebbe da lui suggerito: e il padre: «venite con me» disse; «statemi soltanto alcuni passi addietro; perché, vedete, il paese è maligno, e Dio sa quante storie si farebbero se si vedesse il padre guardiano con una bella giovane, voglio dire con donne per la via». Lucia arrossì, e con la madre tenne dietro al guardiano alla distanza ch'egli aveva indicata. Giunti al monastero, il guardiano si fermò sulla soglia, le aspettò, e raccomandatele alla moglie del fattore la quale le introdusse in una stanzetta che dava sulla via, progredì nel cortile promettendo di tornare a momenti.
L'interrogatorio della fattora fu come doveva essere, più imperioso, più astuto, più pressante d'assai che non fosse stato quello dell'albergatrice; e Agnese schermendosi a stento, andava già componendo una filastrocca nella sua mente, perché vedeva di non potersi sbrigare senza raccontar qualche cosa, quando per buona sorte, ritornò il padre guardiano con faccia giuliva ad annunziare alle donne che la Signora si degnava riceverle.
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