Ma tutte le invenzioni dell'ingegno umano partecipando della sua debolezza non sono senza qualche inconveniente: e le formalità ne hanno due. Accade talvolta che dove gli uomini hanno deciso che una cosa non può esser realmente fatta che nei tali e tali modi, la cosa si fa realmente in modi tutti diversi e che non erano stati preveduti. In questo caso, la cosa non vale, anzi non è fatta. E non andate a farvi compatire da un sapiente col volergli dimostrare che la è fatta; egli lo sa quanto voi; ma sa qualche cosa di più, vede nella cosa stessa una distinzione profonda; vede, e vi insegna che la cosa materialmente è fatta, legalmente non è.
Dall'altra parte accade pure, che dopo essere stato dagli uomini predetto, deciso, statuito che, dove si trovino i tali e tali caratteri esiste certamente il tal fatto, si sono trovati altri uomini più accorti dei primi (cosa che pare impossibile eppure è vera) i quali hanno saputo far nascere tutti quei caratteri senza fare la cosa stessa. In questo secondo caso bisogna riguardare la cosa come fatta; e darebbe segno di mente ben leggiera e non avvezza a riflettere, o di semplicità rustica affatto colui che, ostinandosi ad esaminare il merito, volesse dimostrare che la cosa non è. Guaj se si desse retta a queste chiacchere, non si finirebbe mai nulla, e si andrebbe a pericolo di turbare il bell'ordine che si ammira in questo mondo. Ma questi caratteri, se non infallibili, sono almeno stati scelti dopo accurate osservazioni, senza passioni, né secondi fini, in tempi nei quali gli uomini fossero abbastanza esercitati nel riflettere su quello che vedevano per circostanziare i fatti che dovevano essere dopo di loro?
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