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      Non importa di accordare quei due ordini: basta che con questi si ottenesse l'effetto desiderato, che era di toglier la volontà a Fermo di ritornare.
      Intanto il Griso non ommetteva cura per iscoprire il covo dei fuggitivi; ed ecco come vi riuscì. Mandava egli esploratori qua e là per le piazze e per le taverne per raccogliere i discorsi che potevano dar qualche lume su questo avvenimento. Colui che aveva condotto il baroccio dei profughi, non tacque, e di confidenza in confidenza, il Griso venne a risapere, e potè riferire a Don Rodrigo: che i fuggitivi erano andati a Monza, che Fermo aveva proseguito il viaggio fino a Milano, che Lucia ed Agnese erano state raccomandate al guardiano dei cappuccini.
      Parve a Don Rodrigo che la matassa non fosse tanto imbrogliata com'egli aveva temuto, e che il bandolo si potrebbe ravviare senza troppa difficoltà. Monza non era più lontana che venti miglia; Fermo era separato dalle donne; quando si prendessero buoni alleati, senza dei quali Don Rodrigo sentiva di non poter far nulla a quattro miglia del suo castellotto, l'impresa non era disperata. V'era però ancora di mezzo un cappuccino; ma si sarebbe veduto fino a che segno egli era da temersi.
      «Ora mio bravo e fedel Griso», disse Don Rodrigo, «non bisogna metter tempo in mezzo. Ho bisogno di sapere al più presto presso a chi, in qual parte di Monza costei è andata a posarsi; e tu devi andare sul luogo a pigliarne informazioni sicure».
      «Signore...»
      «Che è, Griso? non ho io parlato chiaro?»
      «Signore illustrissimo,... io son pronto a dar la vita pel mio padrone, ma so anche ch'ella non vuole arrischiar troppo i suoi sudditi»


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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