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      I territorj che circondano il milanese, in parte afflitti dalla guerra, e tutti dalla sterilità comune di quell'anno, non lasciavano speranza di cavarne ajuto di viveri. Sorse quindi quel sentimento di ansia e di terrore nei più, di gioja avara e crudele in alcuni, che nasce da una cognizione confusa ma viva della sproporzione tra il bisogno di nutrimento, e i mezzi di soddisfarlo, tra il grano e la fame: e questo sentimento produsse il suo effetto naturale, inevitabile: la ricerca premurosa, e l'offerta stentata del grano; quindi il rincaramento.
      Questa sproporzione è uno di quei mali che spaventano la terra, perché pesano ad un tempo sur una moltitudine: quando un tal male esiste, i migliori mezzi per alleggerirlo (giacché toglierlo non è in potere dell'uomo) sono tutte quelle cose che possono diffonderlo più equabilmente, farne sopportare al maggior numero, a tutti i viventi, se fosse possibile, una picciola porzione, affinché nessuno ne abbia una porzione superiore alle forze dell'uomo, fare che quel male sia un incomodo per tutti piuttosto che l'angoscia mortale per molti, e la morte per alcuni. Quindi il primo, il più certo, e il più semplice mezzo di alleggiamento comune è l'astinenza volontaria dei doviziosi, che si privino di una parte di nutrimento per lasciarne di più alla massa del consumo universale. Poi tutto quello che può aumentare nelle mani degl'indigenti i mezzi di acquistarsi il vitto, in proporzione dell'aumento delle difficoltà, cioè del rincaramento. Aumento quindi delle mercedi, e nuovi guadagni offerti per mezzo di nuovi lavori ai molti a cui cessano in quelle circostanze i lavori e i guadagni usati.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802