Queste false idee che a malgrado di tanti scritti ragionati, e dell'aumento di tante cognizioni, vivono tuttavia latenti e come addormentate nella mente di moltissimi, pronte a ricomparire quando una penuria (che Dio tenga lontana) dia loro occasione di mostrarsi, erano ben più universali, più pertinacemente tenute, più furibondamente applicate nei tempi della nostra storia; nei quali l'ignoranza era tanto più generale, e la scienza che era pure di pochi, consisteva in un peripateticismo inteso come si poteva, e applicato come si voleva a tutte le quistioni possibili di ogni genere, in tempi in cui non esisteva ancora l'economia politica, voglio dire la scritta e ridotta in trattati, perché l'economia politica di fatto esiste nella società necessariamente, più o meno spropositata.
Gli sventurati abitanti della campagna avevano veduta la scarsità del raccolto, avevano vedute e sofferte le atroci dissipazioni della soldatesca, e gli sventurati abitanti della città le avevano pure intese raccontare: ma quando la carestia cominciò a farsi sentire, né gli uni né gli altri volevano accagionare di un tanto male una causa passata, e irrevocabile. Come se non avessero veduto nulla, o tutto dimenticato, essi attribuivano il caro prezzo soltanto alla crudele ingordigia di quegli che possedevano il grano. E una circostanza speciale avrebbe dovuto pure avvertirli di esaminare più freddamente, se l'esame freddo fosse possibile in quei casi. L'anno antecedente era pure stato scarso; e si era per tutto quell'anno gridato contra gli accapparratori come contra la sola cagione della carezza; si era detto che il grano abbondava, ma era tenuto chiuso, stivato, murato nei granaj degli avari.
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Dio
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