Non è però da dire che i magistrati non facessero dalla parte loro molti spropositi, ma questi erano in numero e in grossezza, ancora ben lontani dai desiderj e dalle richieste del popolo. Il maneggio delle cose forza a riflettere anche quelli che sono più nemici della riflessione; e chi deve operare o comandare direttamente, scorge talvolta anche a mal suo grado, anche chiudendo gli occhi, l'impossibilità o l'assurdità d'un provvedimento, che è domandato con furore dai molti che lo stimano giusto, e lo credono agevole. Oltre di che l'effetto immediato di quegli spropositi era di esacerbare la condizione universale; si sentiva crescere il male; e l'aumento si attribuiva non già alla efficacia funesta degli spropositi fatti, ma al non farne abbastanza. Era stato tassato il prezzo massimo del riso, a lire quaranta imperiali il moggio per la città di Milano: la conseguenza fu che quegli che possedevano riso, e potevano venderlo a molto maggior prezzo per tutto altrove, non ne spedirono più un grano alla città; e questa si trovò senza riso. Altro editto che tassa il riso allo stesso prezzo massimo per tutto lo stato: altra conseguenza, che i possessori ricusino di vendere ad un prezzo comandato, quella merce a cui la rarità ne ha assegnato un maggiore. Ordine di vendere il genere a chiunque ne offra il prezzo tassato: industria dei possessori a nasconderlo per poter rispondere: «non ne ho». Pene severe, indeterminate, arbitrarie a chi lo nasconde: nuova industria, nuovi aguzzamenti d'ingegno, nuovi trovati per evitare le pene, senza esser danneggiato.
| |
Milano
|