E se uno non vuol fare a modo loro lo fanno bastonare, e se dice - ahi! - i bastoni si cangiano in coltelli; e quando un povero figliuolo s'imbatte in colui che lo ha tiranneggiato, bisogna che gli faccia di cappello, e che metta la testa fino in terra, come se passasse dinanzi al suo Santo protettore. Eppure le gride cantano chiaro, ed io lo so, che ne ho sentito leggere una da un avvocato,... una buona lana, anch'egli, tutti d'accordo; perché anche i giudici, a che cosa credete che guardino i giudici? alla ragione? Eh! guardano ai calzoni, e se sono di seta quegli che li porta ha ragione, se sono di fustagno ha torto. Dunque dico io, siccome le gride non servono a nulla bisogna finirla; e dirlo al Ferrer, ma dirglielo in piazza, e in molti, che faccia fare il processo a tutti costoro, e poi, perché ci vuol altro che una carrozza a condur prigione tutti costoro, bisognerà far venire oltre tutti quelli che maneggiano, e che sono come Ferrer, che hanno il timore di Dio e vogliono le cose giuste: e condurli alle case di questi tiranni, loro signori li conosceranno meglio di me, e farli metter tutti allo scuro, e far loro un buon processo, e giustizia sommaria, e poi far lo stesso anche fuori dalle porte di Milano, che vi so dir io che il bisogno è grande. Dico bene, signori miei?»
«Dite bene, benissimo!» risposero molte voci: «parla come un libro»: disse uno. «Eh! eh! che tabella hanno questi di fuora!» disse un altro. «Poh! poh!» mormorava un altro, crollando le spalle, «non bisogna metter troppa carne a fuoco: ci siamo mossi pel pane; e se si mettono in campo altri piati, non avremo più nemmeno i pani».
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Santo Ferrer Ferrer Dio Milano
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