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      I pareri erano varj, proposti con esitanza, e abbandonati facilmente, e non si conchiudeva, ma quando sul declinar del giorno venne la relazione, che il Vicario era in salvo, che la folla cominciava a dissiparsi, un vecchio machiavellista del consiglio segreto: «ah!» disse, «signori miei: ora il partito è chiaro: centomila pani, e quattro capestri». Tutto quello che fu detto da poi non fu che un commento a queste parole, e deliberazione sul modo di condurle ad effetto. Si ordinò che fossero mandate guardie ai forni rimasti intatti fin allora, per assicurarli, e per obbligare i fornaj a far pane in abbondanza per l'indomani. Furono destinate persone autorevoli, e accette al popolo, le quali di buon mattino assistessero ai forni in uno colle guardie, e aggiungendo la persuasione alla forza, cercassero di regolare la distribuzione del pane, e mantenessero la tranquillità: il prezzo del pane fu riabbassato a quella prima tassa immaginata dal Ferrer. Si mandarono soldati a sgombrare la via dov'era la casa del Vicario, dai pochi che v'erano rimasti: e la via fu quindi sbarrata, e i soldati vi si posero a stazione, per togliere alla sedizione il campo dov'ella aveva già ottenuta una vittoria, e dove probabilmente ella si sarebbe presentata di nuovo per ricominciare la battaglia. Finalmente furono spediti attorno tutti i membri di quella che il popolo chiamava onorata famiglia con l'ordine di metter le mani su qualcheduno dei capi, o dei più turbolenti, ma però in modo che il colpo fosse sicuro, e non potesse dare occasione ad un nuovo ribollimento.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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