«Dunque gli impiccheranno?» domandò un altro uditore.
«Senza fallo, e presto», rispose il mercante.
«E la gente che cosa farà?» domandò ancora quegli.
«Anderà a vedere», rispose ancora il mercante. «Avevano tanta smania di veder morire qualcheduno all'aria aperta, che volevano far la festa al Signor Vicario di Provvisione. Puh! che spettacolo un cavaliere ammazzato di mala grazia! Invece avranno quattro birbanti serviti con tutte le formalità. Quattro! quattro finora, ma chi sa?... Vi so dire che tutti quelli che jeri e questa mattina hanno mangiato pane fresco in Milano, se ne stanno coll'olio santo in saccoccia. Per me, ho testimonj che tutta la giornata di jeri, e tutta la mattina d'oggi me ne sono stato chiuso in casa: e poi, si sa che noi altri mercanti siamo nemici dei torbidi...»
«Anch'io non mi son mosso di qui», disse un ascoltante.
«Non siamo qui tutti?» disse un altro: «la cosa parla da sè».
«Ohe, come andrà per Bartolommeo che è andato a Milano appunto jer l'altro?» disse un secondo.
«Se avrà avuto giudizio», rispose il mercante, «ne sarà stato fuori, e non gli accadrà nulla».
«Il guaio è», disse quegli, «che sta male a giudizio».
«Allora non so che dire»; rispose il mercante, in aria di chi si rassegna alle sciagure degli altri.
«Se io mi fossi anche trovato in Milano, per caso, per caso», disse un terzo, «me la sarei battuta subito a casa».
«Infatti», ripigliò il primo, «in quei garbugli v'è sempre pericolo, e poi, via bisogna dire il vero, sono cose che non istanno bene. Confesso la verità che i baccani non mi sono mai piaciuti».
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