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      Il pane a quel modico prezzo che abbiam detto; e questa volta non per una ipotesi violenta, ma per un compenso che i Decurioni coi denari della città avevano stabilito ai fornaj: i forni sempre ben provveduti: tutto sarebbe andato bene, se le cose avessero potuto durare così fino al raccolto: vale a dire se l'impossibile fosse divenuto possibile.
      È cosa istruttiva e curiosa l'osservare per quali modi i disegni assurdi vadano a male, le volontà insipienti sieno frustrate, notare i principj, i progressi, la varietà degli inciampi e delle resistenze, gli effetti non premeditati nel disegno, e che nascono necessariamente ad impedire l'effetto voluto e promesso. Noi abbiamo fatte molte ricerche negli atti pubblici e nelle memorie degli scrittori, per tener dietro alla storia di quei provvedimenti annonarj; ma il filo che a gran fatica abbiam potuto prendere da quella matassa scompigliata appena ci ha condotti per un breve tratto, ci ha fatti raccappezzare gli effetti più prossimi. Ed eccoli quali risultano da autentici documenti.
      Quelli che avevano denari oltre il bisogno quotidiano, correvano in folla ai forni a comperar e ricomperare pane, ai mercati a comperar e a ricomperare farine, per farne provvigioni. Appariva quindi manifestamente che il ribasso del prezzo fatto ad intendimento di dare pane ai poveri, tendeva invece a farlo tutto venire in potere dei facoltosi. Grida dei 15 novembre, che proibisce il comperar pane e farine per più che il bisogno di due giorni, sotto pene pecuniarie e corporali ad arbitrio di S.E., ordine agli anziani, insinuazione a tutti di denunziare i contravventori, ordine ai giudici di fare perquisizioni per le case.


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





Decurioni