Altri tornavano scarichi dal monte a raccogliere altre masserizie, finché reggessero le forze, e lo permettesse il pericolo. Alcuni di loro non rispondevano a Don Abbondio, altri diceva: «eh sì! s'ingegni anch'ella signor curato». - Oh povero me! oh che gente! - ripeteva egli. - Ognuno pensa a sè: ognuno pensa a sè; e a me nessuno vuol pensare.
Per buona sorte Perpetua aveva conservato assai più sangue freddo, e operava e dava consigli, come Catterina prima aveva fatto nel campo alle rive del Pruth quando Pietro stretto tra i Turchi e i Tartari, non trovando uscita né consiglio, era caduto d'animo, non sapeva a che partito appigliarsi, e non aveva più energia che per isfogarsi in querele e in rimproveri. Perpetua ben convinta che non era da fare assegnamento sopra altri, aveva fatto due fardelli uno per sè, uno per Don Abbondio; e poi in fretta e in furia, sparpagliava il resto delle masserizie nei bugigatti più nascosti della casa, sul solajo sotto il pagliajo, dietro i tini. Quando questa faccenda fosse terminata alla meglio, ella aveva proposto di presentare a Don Abbondio il fardelletto destinato per lui, e d'intimargli di partire, giacché in quel momento era cosa evidente che il padrone non era in caso di governarsi e pel suo meglio bisognava comandargli. È però vero che Perpetua aveva creduto di riconoscere una simile necessità in mille altri casi, che a gran pezza non erano urgenti come il presente.
In questo frattempo sopravvenne Agnese, e comunicata la sua risoluzione, fece intendere a Don Abbondio ch'ella poteva essere opportuna anche per lui.
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