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      «Fermo mi ha detto che avete fatto voto di non maritarvi».
      «È vero», rispose Lucia, arrossando.
      «Avete voi pensato allora», proseguì il vecchio, «che voi avevate un impegno solenne di matrimonio, e che offerivate alla Vergine una libertà della quale avevate già disposto? E che riprendevate una parola già data, senza sapere se quegli che l'aveva ricevuta avrebbe consentito a restituirvela?»
      «Ho fatto male?» chiese Lucia, con sorpresa, e con un rimorso che non era tutto doloroso.
      «Avete voi confidato a nessuno questo vostro nuovo impegno?» interrogò di nuovo il Frate: «avete chiesto consiglio?»
      «Non ho ardito», rispose Lucia.
      «Ed ora», proseguì egli, «che vi dice il vostro cuore di quel voto?»
      «Che vuol ella che me ne dica?» rispose Lucia arrossando più che mai e chiudendo quasi del tutto gli occhi ch'erano già chini a terra.
      «Se non lo aveste fatto, lo fareste?»
      «Se... non fossi in quel pericolo... in un grande pericolo... e poi, se non è permesso... non lo farei».
      «Se non lo aveste fatto, sareste tuttavia risoluta di sposare quell'uomo a cui avevate promesso?»
      «Io credeva... che fosse male il pensarvi... ma poi ch'Ella me ne domanda... ah Padre sì!»
      Fermo intanto adocchiava ansiosamente verso quell'angolo, e la vedova anch'essa stava in una tacita aspettazione. Il Frate si fece presso a loro, accennando a Lucia, che lo seguì con gli occhi bassi. Allora egli con voce spiegata le rivolse questa nuova interrogazione:
      «Credete voi che la santa madre Chiesa ha ricevuta da Dio l'autorità di sciogliere e di legare?


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Fermo e Lucia
di Alessandro Manzoni
pagine 802

   





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