Cos'่ tutto questo fracasso? Cos'่? Dov'่? Chi ่?
Come, chi ่? disse Ambrogio, tenendo con una mano un battente della porta, e, con l'altra, il lembo di quel tale arnese, che s'era messo cos์ in fretta: come! non lo sapete? gente in casa del signor curato. Animo, figliuoli: aiuto . Si voltan tutti a quella casa, vi s'avvicinano in folla, guardano in su, stanno in orecchi: tutto quieto. Altri corrono dalla parte dove c'era l'uscio: ่ chiuso, e non par che sia stato toccato. Guardano in su anche loro: non c'่ una finestra aperta: non si sente uno zitto.
Chi ่ lเ dentro? Ohe, ohe! Signor curato! Signor curato!
Don Abbondio, il quale, appena accortosi della fuga degl'invasori, s'era ritirato dalla finestra, e l'aveva richiusa, e che in questo momento stava a bisticciar sottovoce con Perpetua, che l'aveva lasciato solo in quell'imbroglio, dovette, quando si sent์ chiamare a voce di popolo, venir di nuovo alla finestra; e visto quel gran soccorso, si pent์ d'averlo chiesto.
Cos'่ stato? Che le hanno fatto? Chi sono costoro? Dove sono? gli veniva gridato da cinquanta voci a un tratto.
Non c'่ pi๙ nessuno: vi ringrazio: tornate pure a casa.
Ma chi ่ stato? Dove sono andati? Che ่ accaduto?
Cattiva gente, gente che gira di notte; ma sono fuggiti: tornate a casa; non c'่ pi๙ niente: un'altra volta, figliuoli: vi ringrazio del vostro buon cuore . E, detto questo, si ritir๒, e chiuse la finestra. Qui alcuni cominciarono a brontolare, altri a canzonare, altri a sagrare; altri si stringevan nelle spalle, e se n'andavano: quando arriva uno tutto trafelato, che stentava a formar le parole.
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Cos Dov Ambrogio Ohe Abbondio Perpetua
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