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      – Ma voi, dico, cosa venite a far da queste parti, per l'amor del cielo? Non sapete che bagattella di cattura...?
      – Cosa m'importa? Hanno altro da pensare. Ho voluto venire anch'io una volta a vedere i fatti miei. E non si sa proprio...?
      – Cosa volete vedere? che or ora non c'è più nessuno, non c'è più niente. E dico, con quella bagattella di cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca al lupo, c'è giudizio? Fate a modo d'un vecchio che è obbligato ad averne più di voi, e che vi parla per l'amore che vi porta; legatevi le scarpe bene, e, prima che nessuno vi veda, tornate di dove siete venuto; e se siete stato visto, tanto più tornatevene di corsa. Vi pare che sia aria per voi, questa? Non sapete che sono venuti a cercarvi, che hanno frugato, frugato, buttato sottosopra...
      – Lo so pur troppo, birboni!
      – Ma dunque...!
      – Ma se le dico che non ci penso. E colui, è vivo ancora? è qui?
      – Vi dico che non c'è nessuno; vi dico che non pensiate alle cose di qui; vi dico che...
      – Domando se è qui, colui.
      – Oh santo cielo! Parlate meglio. Possibile che abbiate ancora addosso tutto quel fuoco, dopo tante cose!
      – C'è, o non c'è?
      – Non c'è, via. Ma, e la peste, figliuolo, la peste! Chi è che vada in giro, in questi tempi?
      – Se non ci fosse altro che la peste in questo mondo... dico per me: l'ho avuta, e son franco.
      – Ma dunque! ma dunque! non sono avvisi questi? Quando se n'è scampata una di questa sorte, mi pare che si dovrebbe ringraziare il cielo, e...
      – Lo ringrazio bene.
      – E non andarne a cercar dell'altre, dico.


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I promessi sposi
di Alessandro Manzoni
pagine 798