Se ne discuterà quando le finanze dello Stato saranno più floride.
- In prova della mia devozione a voi, non debbo tacervi che i parenti mormoravano di già.
- So, don Pietro, che vi gradiva più l'ospizio dei trovatelli che non l'Istituto militare. Nessuno mormora. I fanciulli affluiscono sì numerosi che rimandai al mese venturo l'accettazione di cinquecento di loro per mancanza di spazio. Don Pietro! seguite un mio consiglio: acqua in bocca. Sapete che ci sono molti aspiranti alla nomina di cappellano.
- Signor comandante, mi raccomando a voi. Per mostrarvi quanto siami prezioso l'Istituto, mi vi offro da capo lettore gratuito di storia.
- Io nominerò ai vari battaglioni cappellani, che ammaestrino gli allievi ad amar gli uomini, l'Italia, la libertà, e che gl'imbevano di feconde e virili massime di morale. Quand'eglino potranno pensare da sé medesimi, adotteranno quel culto che a loro parrà migliore; ascolteranno la messa del prete, o il sermone del pastore, o la voce solitaria e spontanea della coscienza. Non ignorate che s'entra in questo Istituto senza la fede di battesimo.
Il cappellano, che ha capito il mio latino, temendo di perdere il comodo alloggio e la paga di capitano, trovò modo di salvare la fede e il salario col benefizio d'una distinzione e d'una seconda intenzione.
- Signor comandante, disse, la disciplina militare e la legge canonica m'impongono di obbedire ai superiori. Le vostre idee non contraddicono alla mia fede; soltanto non sono tutta la mia fede. La differenza fra ciò che voi volete e ciò ch'io credo verrà giudicata da Dío. Signor comandante.
| |
Stato Pietro Istituto Pietro Istituto Italia Istituto
|