..
In questo punto il portiere entrò con un biglietto che mi chiamava al padiglione.
- Dimattina, così il Generale, non assisterò alla manovra dei ragazzi. Fui invitato a colazione a bordo d'un vascello inglese. Volete venire?
- Grazie, Generale; dimattina devo comporre il secondo battaglione e inaugurare il bersaglio dell'Istituto.
- Visitaste la villa dei Gesuiti?
- Sì, Generale. Vasto e grandioso palazzo, ma troppo lontano. È già lontana, benché al paragone, vicinissima, la splendida villa Airoldi, che mi permetteste di occupare. Benché capace di 400 alunni, vi rinunciai, anteponendole il convento di San Polo.
- Appunto a causa di San Polo vi chiamai qui. Per la terza volta la sorella di Rosalino Pilo, monaca di questo convento, mi fa istanza premurosa che il convento venga restituito. Come posso dir no alla sorella di quel prode che mi precorse e morì? Cercate altro luogo. Ne avete tanti a vostra scelta!
- Mi rincresce, Generale; temo sia tardi per appagare il voto della sorella di Pilo...
- Perché? m'interruppe egli alquanto irritato.
- L'ho in parte sfabbricato e rifabbricato per adattarlo ai bisogni dell'Istituto, vi si lavora tuttavia, e nelle presenti angustie dell'erario ci spesi già quindicimila lire. Oggi le monache non saprebbero che farsi del trasformato edificio. Ma per esse ne adocchiai un altro migliore.
- Bene, procurate d'accontentarle, replicò egli domato dall'argomento delle quindicimila lire, quando i suoi generali avevano due lire il giorno di paga. D'ora in poi lasciate in pace le mie monache.
| |
Generale Generale Istituto Gesuiti Generale Airoldi San Polo San Polo Rosalino Pilo Generale Pilo Istituto
|