Badate ch'è consacrata, ci mi disse con ciera di furfante. Ed io di ripicco: - Se non che la mia vi paga i maccheroni d'un trimestre!
L'odore di bucato mi sollevava ad un mondo nuovo! Quanti dolci pensieri, quanti ricordi, quanta delizia da quell'odore! Steso sul sofà e rapito in mezza estasi m'addormentai. Il prete rientrò nella camera e scuotendomi diabolicamente: - Il nemico, il nemico, ululava; presto, presto, non mi compromettete.
Traballando, instupidito dalla stanchezza e dal sonno, esco e m'unisco al residuo dei compagni sulla piazza. Alcuni istanti prima v'era arrivato l'oste a tutta corsa, senza cappello, senza gabbano, coi capelli irti, tralunato, cadaverico, disperato. Appena potè articolare le seguenti parole: - Gl'infami trucidarono mia figlia!
Oppresso da mortale angoscia cadde svenuto. Scoppiò un'esclamazione d'orrore dal petto d'ognuno di noi e dei paesani accorsi; e ci rodemmo le mani d'esser troppo pochi e senza munizioni per trarne immediata vendetta. In mancanza d'acqua di Colonia, riversammo una secchia d'acqua di pozzo sul capo del padre infelice, il quale tosto ricuperò i sensi.
Parlando e piangendo raccontò che millecinquecento uomini muovevano a marcia forzata verso Solano per circondarci e conquiderci; che un distaccamento, invasa l'osteria, minacciato di morte la figlia perché soccorse e onorò i garibaldini, le consentì la vita a patto del disonore; che, essendosi ella fieramente rifiutata, ed avendo impugnato un coltello da cucina per ferire chiunque avessela avvicinata, un sergente destramente l'agguantò al polso e disarmolla; che dibattendosi ella e svincolandosi dagli infami amplessi e gridando, uno di loro le vibrò un colpo di baionetta sul volto.
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Colonia Solano
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