C. CRITICA PARTICOLARE
1° GENERE PROFANOIl Trovatore del Verdi
2° GENERE SACROIl Miserere del Mercadante
a. Il Salmo di David
b. Il Miserere modernoc. Il Miserere del Mercadante
CONCHIUSIONE
Introduzione
On ne peut pas entrer une seconde fois dans le même fleuve, car c'est une autre eau qui vieni à nous: elle se dissipe et s'amasse de nouveau; elle recherche et abandonne, elle s'approche et s'éloigne.
ERACLITO.
A Berlino certa sera d'inverno un uomo si ridusse quasi per incantesimo nella dimora del Gluck, senza ch'ei sapesse mica chi gli fosse dinanzi, tanto che avendo scorto in uno scaffale alcuni libri su di cui era scritto a lettere d'oro:
ORFEO, ARMIDA, ALCESTE, IFIGENIA, ECC.
esclamò: Voi possedete tutte le Opere delGluck? L'Artista non rispose, contrasse la bocca con un sorriso nervoso, diede di piglio al volume su di cui era scritto Armida, e con passo solenne mosse verso il clavicembalo. Egli aperse il libro, il quale era rigato, ma senza alcuna nota scritta. - Io eseguirò la Sinfonia, disse, voltate le pagine in tempo. - Il maestoso tempo con cui ha principio la Sinfonia venne eseguito fedelmente, ma l'allegro era variato con nuove idee piene di vita e d'ingegno, di guisa che l'ascoltatore fu preso di meraviglia grandissima. Il Gluck era profondamente commosso dalle sue sensazioni, col canto passava dalle gradevoli note del tenore sino ad imitare il suono strepitoso dei cembali. Terminata la Sinfonia l'Artista si abbandonò sulla sedia spossato di fatica e chiuse gli occhi. Tosto si raddrizzò, e svolgendo rapidamente parecchie pagine bianche del libro, si lamentò con voce sorda ch'egli avesse disvelato il santo ai profani, i quali, non intendendolo, gli agghiacciarono quel suo cuore pieno di fuoco; ma infine esclamò: Ah, cantiamo ora la scena di Armida.
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