A Diana fu negata la castità. Di qui, come afferma l'Heine(2), la leggenda del cacciatore feroce e della Caccia notturna. Le nordiche credenze panteistiche divinizzavano la Natura, ma di poi il Cristianesimo, pel magistero della Chiesa, la condannò. Vennero su di schifosissime streghe, le quali nude e a cavalcioni le scope movevano il sabato di Broken su e giù la montagna ove si eran data una posta, e alla cui vetta sedeva il loro corifeo in forma di lussurioso caprone. Il Remigius nella sua Demonologia ha troppo descritto coteste stregacce ammaliatrici, nel cui petto credevasi scorresse il sangue satanico, perché se ne dica di più. Nuove, orribili, ignobili incarnazioni di Satana eran poi le fantasime, i folletti ed i così detti Koboldi, i quali sono, al dire di coloro che vi credevano, le anime delle persone uccise che compaiono, nella casa ove morirono, sotto forma di fanciulli, armati d'un coltello che vien fuori delle reni, e vestiti con abiti variopinti. Chim è il loro nome comune, e molte leggende popolari, fra cui è quella dell'Hudeken, gli Alemanni han composto su di questi Koboldi. La credenza alle stregonerie, alle incarnazioni di Satana era così intima allo spirito tedesco, che Lutero istesso, il quale rigettò le dottrine cattoliche, continuò a prestar tanta fede alle opere del Diavolo, che un bel dì alla Wartbourg, ove traduceva il Nuovo Testamento, credè di venire in lotta con Satana in persona. Questo commercio tra la Terra e l'Inferno è penetrato eziandio nell'Arte, ed il Fausto del Goethe n'è un esempio.
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