Vi ricorda del tempo in cui Margherita stanziava a Bougival. L'Arte vera non deve scendere sino a farci toccar da vicino la materialità. Ogni dipintura lasciva ci fa ricordare la cortigiana, e a questo modo l'Arte non consegue lo scopo di purificare nell'amore gli amorazzi. L'Artista nobile dà un tocco e passa, e piuttosto che compiacersi a descrivere le scene singolari, le accenna, lasciando al lettore la cura d'immaginare in un modo sempre vago ed ideale quelle follie amorose. Nella Musica disparisce questo lato materiale, perché i suoni coll'indefinito spiritualizzano, idealizzano la passione. E questa fu l'opera del Verdi colla Traviata. Il Verdi era l'artista per la Traviata. La sua maniera individuale sta propriamente nell'elemento malinconico che penetra in tutte le Opere di questo artista modernissimo, la qual maniera il rende incapace di musicare la Commedia. Perfino le danze delle sue Opere sono sparse di segreta mestizia. Ora questa tendenza incontra nel Dramma della Traviata la forma corrispondente, di guisa che l'Artista e l'Opera si sposano maravigliosamente.
Nella Musica ch'egli ha composto s'incontrano alcuni pezzi alquanto deboli; ma fuori di ciò la Musica della Traviata è tal cosa, rivela siffattamente l'amore intimo e lo strazio doloroso di quella peccatrice, che io reputo miglior partito smettere il pensiero di tenerne discorso, e dico soltanto a quel lettore che non mai l'avrà udita: Va in teatro, e se hai un'anima, piangi insieme a quei suoni mestissimi, e impietrisci dentro nel sentir l'alito che la Musica evapora!
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