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      Nel Recitativo il carattere riflette alla propria situazione, e però in esso incontriamo di sovente la storia di quel sentimento, il quale allorquando invade l'animo del personaggio, passa dalla forma riflessa alla spontanea, e si spiega libero in un canto. Or se il Recitativo è la forma riflessa del sentimento, s'inferisce per necessità ch'esso non debba avere nella Musica drammatica propriamente detta, per sua veste musicale un canto melodioso o spontaneo, che vogliam dirlo, ma un canto riflesso e discorsivo. Nel modo che la Musica, in quel momento del suo sviluppo in cui predominò la melodia come tale, anche pel Recitativo adottò la pura forma melodica; così, per quel cangiamento che sappiamo essere intervenuto in lei, d'indirizzarsi cioè a colorire in modo determinato la passione, ragionevolmente è da tenere che essa sia per coniare pel Recitativo medesimo una foggia che abbia della parola, cioè proceda a modo di discorso. E il Verdi, il quale trovasi in questo momento, opera da grande Artista dando spesso al Recitativo la forma discorsiva. Per esempio il Recitativo di Rigoletto al primo atto si potrebbe definire un discorso fortemente accentato. Nondimeno i vari generi di Arte non si distinguendo in fra loro con un taglio netto, e nell'uno penetrando un elemento comune all'altro, segue che sinanche nel Recitativo penetri un sentimento lirico conveniente al canto, ed allora anche nella Musica drammatica è mestieri il Recitativo si sollevi dalla forma discorsiva alla melodica.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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