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      Questo che in generale abbiamo detto del Recitativo a solo, vale altresì de' duetti tessuti con solo il Recitativo. Al qual proposito io addurrò come esempio stupendo il duetto tra Rigoletto e Sparafucile, ove scorgiamo la Musica volgere manifestamente alla parola.
      b) Il Largo. Abbiamo considerato il canto come quello il quale fa testimonio del momento in cui il sentimento da riflesso diventa spontaneo. Ora se consideriamo quella legge di continuità, la quale appartiene sì al campo della Natura come dello Spirito, in questo modo seguita che il sentimento vada successivamente e a poco a poco comprendendo l'animo del personaggio. Onde il Largo comincia con un sentimento sereno e quieto, il quale divien caldo a proporzione che il Largo procede innanzi. Questo andamento della passione il Verdi l'ha espresso nella forma sempre ascensiva del canto. L'esempio corrispondente si potrà trarre dall'analisi che faremo del largo di Leonora al primo atto del Trovatore. La frase ascensiva si adatta eziandio benissimo a quella maniera di Larghi, abbastanza generali, in cui il sentimento si manifesta da prima come differenza e poi come armonia. E mi spiegherò meglio e più distesamente. Il Largo alcune volte determina il momento della differenza nella passione, cioè quello in cui i vari affetti tenzonano ancora nell'animo del personaggio. Questa tenzone riesce ad una mancanza di determinazione nel sentimento, e questo sentimento, sto per dire, dubbioso, è effigiato dal tempo piano nel Largo, e d'altro canto gli svariati affetti che si contendono il predominio ingenerano la varietà del Largo medesimo.


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La ragione della musica moderna
di Niccola Marselli
Editore Detken Napoli
1859 pagine 218

   





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