c) LA FORMA GENERALE.
Per tanto in quel modo che si è divisato delle forme particolari si potrà discorrere della Forma generale della musica del Verdi. Il Verdi concepisce da prima l'Opera come un tutto, al quale porge nella sua mente il colorito che gli conviene: così il Dramma acquista la propria Forma generale. Per la qual cosa è notabile come quasi tutte le Musiche del Verdi abbiano una propria Forma individuale che risponde esclusivamente al soggetto, e per questo riguardo elle avanzano di perfezione le Musiche de' Maestri che scordano della situazione dentro. L'autore del maestoso Nabucco creò gentili e teneri canti nella Luisa Miller e nella Traviata, perché quello era Dramma sacro e pieno di religiosa profondità, dove che questi dipingevano gl'infelici amori di una semplice contadina e d'una donna inferma. Forma generale sacra e solenne è nel Nabucco; Forma generale tenera, affettuosa, malinconica è nella Traviata. Ora come tutto è formato dalle parti che a lui cospirano e si adoperano ad unificarsi, del pari questo colorito generale dell'Opera deve scendere sempre a se pari in tutte le minute attinenze della medesima. E in vero da che nasce la Forma generale dell'Opera, se non è dalla corrispondenza armonica, cioè dalla convenienza scambievole delle parti? Tra' caratteri e la situazione generale v'è rispondenza, anzi quelli la formano, e però la Musica nel tempo istesso che esprime i caratteri nella loro personalità, deve armonizzarli fra loro e comporne un unico tutto.
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