Né si può dire che questo fare tolga la varietà, che anzi la conserva e la riduce di più all'unità; imperocché non é dubbio la certa varietà doversi rinvenire ed altresì conservare, ma negli accidenti e non nella sostanza, la quale è una in ogni parte del Dramma. Tutti i caratteri non sono drizzati ad altro fine se non se all'effettuazione di quell'unica situazione; onde la Musica del Verdi con diverse guise dimostra sotto a tutti i caratteri questo concetto che domina il Dramma. Secondo l'individualità del carattere l'idea generale del Dramma prende diverse determinazioni, e però sotto a tutte le individualità è sempre attuale quell'idea, anzi da essa è formata la vera individualità; dappoiché nel modo che l'idea è concreta in quanto s'individualizza, parimente l'individuo è concreto quando è mosso da quella necessità che è generalmente ad ogni ente ragionevole, sapersi in armonia colla legge, coll'universale. Onde la Musica adoperandosi a disegnare il carattere, deve ritrarlo nella sua personalità, ed insieme far trapelare quel concetto unico, che è il legame dei caratteri e l'unità del Dramma. E per questo riguardo il Verdi in una severa Opera non scende quasi mai dall'altezza e serietà del canto per creare amene melodie. Tutti i caratteri del Nabucco si distinguono, ma nessuno tiene per se un canto leggiero, predominando sempre in essi il grave sentimento dell'Opera: in ogni parte si rivela l'indeclinabile potenza del Dio che ora col fulmine, ora coll'abbiezione e colla servitù punisce l'orgoglio d'un conquistatore.
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