Resta se il Mercadante abbia saputo scegliere con intendimento i versetti su cui collocare il canto isolato, il che sembrami soggetto di quistione diversa, e quasi letteraria. Parimente non ho in animo di dilungarmi a dimostrare se era bene l'innestare su di una istessa strofa il canto a solo con quello a coro. Forse l'intreccio dei due elementi può esser reputato un progresso nella forma musicale del Miserere, perché a questo modo si fa chiara testimonianza che l'Individuo è congiunto al Popolo, e ne è in pari tempo più pura espressione. Infine cotesta melodia interponendosi fra le masse musicali ovvia alla monotonia, alla uguaglianza, ed è come un riposo per l'ascoltante medesimo. Ed ancora al Mercadante pareva che un canto mollemente affettuoso fosse per essere troppo più leggiero che a Musica sacra non si convenisse, onde l'amore ed il dolore temperò con sublime gravità; e però i canti isolati da lui creati si sciolgono gravemente.
Che nel Mercadante fosse l'attitudine a coniare pel Miserere una foggia conveniente, non accade ora ripetere, per esser ciò non che noto, certissimo. L'autore del Giuramento aveva bene la facoltà di creare canti amorosi e malinconici, e l'Autore degli Orazi e della Vestale canti larghi e maestosi; onde nel Mercadante era la capacità a fondere questi elementi e generare un Miserere non meno amoroso che grave. E a parer mio nel suo Miserere è ricchezza grande d'inspirazione, e mirabile avvicendarsi di soavi a gravi sensi, che rivestono in generale forma semplice, non trascurando il Mercadante l'intima vitalità per badare di troppo agli effetti armonici, e forma varia a seconda dell'ideale ossatura della Poesia.
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