Tristano Martinelli nacque in Mantova l'anno 1556: nel 1588 rappresentava già nel Teatro di Corte, a Madrid, il personaggio d'Arlecchino.
Il fratello Drusiano ne scriveva alla madre, in data 18 agosto 1588:
Staremo tutto quest'anno in Spagna.
E Tristano stesso aveva scritto l'indirizzo della lettera così:
A mia madre Lucia Martinelli, madre d'Arlecchino - sul Borgo della Predella e preso (sic) San Rocco - In Mantova.
Il lettore osservi quelle parole: madre di Arlecchino: un titolo di gloria! E dice d'Arlecchino, non d'un Arlecchino, poichè appunto, col nome generico, fu sempre appellato il Martinelli, o che egli fosse il primo Arlecchino, per ordine di tempo, o, tra i primissimi, quello che giunse a maggiore eccellenza.
Dalle sue Lettere, e ne daremo saggio, e da quelle di altri a lui, da varii documenti, si raccoglie come questo attore avventurato fosse nelle più intime relazioni col Granduca di Toscana, col Duca e col Cardinale di Mantova, con i principi e le principesse di Savoia, col Re e con la Regina Maria de' Medici di Francia!... E non basta, egli s'era ingraziositi per modo tali personaggi che vediamo, allorchè una sua governante si conduce male, e fa disordini in casa, nell'assenza di lui, s'occupan di porre assetto in tal affare i principi stessi: e si danno briga fin di costringere i suoi debitori a pagargli, loro malgrado, certi crediti.
E siccome i pregii, i difetti appaiono antichi in certe razze: così troviamo quell'istrione, al pari di altri moderni, tronfio di sè, burbanzoso, quasi ridicolo, per una sicumèra boriosa, allorchè è arrivato all'agiatezza: avido di primeggiare su tutti i compagni d'Arte: avido di denaro.
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