... Ò auto una sua, che va alla signora Florinda, la quale è a Bologna....
Col nome di Florinda era conosciuta la prima donna allora più in voga: Virginia Andreini.
Ma udite che fina diplomazia!
....Non sarebbe male che V. S. Ill. gli scrivesse una letera anco a lei in questo particulare, esortandola che, se la viene in Franza, beata lei et, oltre al bon guadagno, che si farà in generale, che ce ne sarà anco particolare: in suma bisogna chiaparle come si fa le rane, al boccone (!): io so che V. S. Ill.ma ha giudicio in tutte le cose et, in particolare, la sa che cosa è comediante....
Povere prime donne! Così giudicate, non da un critico, ma da uno della famiglia, che dovea bene conoscerle! E, in trecento anni, dire che non sono punto mutate.... in meglio!
Quest'ultima lettera d'Arlecchino ha la data del 3 decembre 1611: però si scorge che la sua diplomazia a nulla approda!...
In data del 14 decembre, undici giorni dopo, il cardinal Gonzaga riceve a Parigi una lettera della prima donna Andreini: e una prima donna, per giunta, che aveva un marito attore. I mariti delle prime donne sono i soli mariti, che facciano sempre l'elogio della propria moglie.... per interesse.
Cominciano, dunque, i ripicchi.
Faccia V. S. Ill.ma - scrive la prima donna al Cardinale - quello che di me più le agrada, ma averta, per gratia, due cose: l'una che il carico di far la Compagnia lo debba haver io et mio marito, per non perdere l'ordine che in queste parti habbiamo di farle, come al presente io ho la meglio Compagnia, che reciti.
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