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      E pur con strada facile, e di buona coscienza voglio senza cavaro dal'altrui borse, rimetere nella sua buona soma de Dinari. Con che fine le facio umilm.te riverenza et aspeto che dal d.° Arlech.° mi sia fato parte della mente sua.
     
      D. V. A. S.
     
      Umili.o e Devotiss.o Servo
      PIERMARIA CECCHINI.
     
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      Al Molto Ill.re Sig.r et patron mio oss.mo il Sig. BELLISARIO VINTA secretario dignissimo di S. A. S.
      Firenze.
     
      Molto Ill.re S.r mio oss.mo
     
      V. S. sapera come fatto pascqua de resurecione io vado con la nostra comp.a di comici in Francia, per servicio di quella Maestā, da lei adimandatomi con la comp.a per suo servicio, come V. S. potra vedere nella copia della lettra che mi manda S. M.ta, mandata prima a Firenza in mano di Monsiur di rovano, mandattami da sua Sig.ria a me; questo č quanto contiene in veritā sul saldo; quanto poi ai fatti nostri, per conto del mio S.r barba, tocava mo a lui esser il primo dignarsi scrivermi et a me tocara farli gracia s'io mi dignaro farlo, a ben ch'io son obligato farli ogni gracia, da lui richiestami, per le molte et gran gracie da lui ricevute, per tanto li direte per parte mia, che mi comandi dove io sono bono di servirla, et se vora ch'io lo favorisca in parigi in renderli il servicio fatomi dalli dua milla scudi che mi a concesso ch'io tenga sul Monte lo faro; per la pressa non vi scrivo altro chel coriero si parte, ma di Francia arivedersi; Ch'Iddio vi feliciti, diMant.a a di 18 Marzo 1600.
     
      D. V. S. Molto Ill.re
     
      Aff.mo Ser.reTRISTANO MARTNELLI
      detto Arlechino, comico,


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L'epistolario d'Arlecchino
(Tristano Martinelli 1556-1631)
di Tristano Martinelli
Editore Bemporad Firenze
1896 pagine 61

   





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