tro bel giudicio di far sì che la Comadre sia scritta et perchè mi moio di sonno, fo fine a perdonarmi della brevità sig.r Compadre et N. S. vi dia buona memoria a ciò vi aricordate del vostro compadre Arlec.o il quale vi fa mile riverence parlando, di fiorenza a dì 26 ottobre 1612.
tuto vostro il Compadre Cariss.mo
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Lettera di TRISTANO MARTINELLI al conte ALESSANDRO STRIGGI presidente del Magistrato ducale in Mantova.
Al ill.mo Sig.r mio Col.moil Sig.r Conte ALESSANDRO STRIGGI, presidente
del Magistrato in Mantova.
Ill.no Sig.r
Questa mia sarà per fargli riverenza et per dargli raguaglio di noi aricordandoci anco alcun servicio per mio bisogno, perciò la saperà che passando por Turino gli sogiornasimo dui giorni et partissimo per Francia senza dir niente a S. A. dove sapendo lui la nostra partenza mi mandò dietro una letera per un coriero a posta dicendomi che dovessi tornare in dietro se desideravo la sua gratia chel voleva una Comedia, dove bisognossimo ritornare con nostro grandissimo disgusto sperando piutosto male che bene, dove subito gionto gli andai a baciar le mane et mi fece di quelle careze che un fratello non avrebe fatto di più et mi fece montare nella sua caroza dove lera lui sollo, che landava al parco al disnare et sempre andassimo ragionando insieme di più cose et subito gionti al parco fece venire la Comp.a et gli fesimo una comedia la quale gli piaque assai et ne fece fare altre sei Comedie a Turino et in termine di 13 giorni ne spedì con Ducatoni 400, et 100 ne diede il Duca di Nemurs, et se ne venesimo a Lione dove anco questi Sg.i àno volsiuto 4 comedie in publico.
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