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      Prima che giungesse al suo termine l'anno 1813, il vicerè avvertito oramai da più lati e da non dubbii segni dell'abbassamento in cui era venuta la fortuna di Napoleone, dello scontento dei generali più sazii di gloria e di onori, dei commercianti più impoveriti dalle imprese fallite, e generalmente di tutti coloro che non pativano il disagio delle male venture presenti, fece proporre un abboccamento a Murat, il quale allora tornava dalle guerre della Germania dopo la giornata di Lipsia, per consultare insieme di quello che fosse da farsi in tanta rovina di cose italiane e francesi. Convennero a Guastalla. Consultando fra loro del modo come potessero uniti provvedere alla stabilità del proprio dominio in Italia, non poterono andar d'accordo ne' mezzi, intendendo il vicerè ad assicurarsi della cooperazione di Giovacchino in tutto che giovasse a' suoi disegni, e ripugnando al sentire alto del re il farsi colle sue armi cieco strumento all'innalzamento di un uomo, con cui aveva potenti cagioni di rivalità antica e recente. Poco si seppe nel pubblico di quella conferenza segreta; ma ella è cosa certa, che il principe Eugenio il cavaliere senza macchia, tanto lodato dai Francesi per la onorata fedeltà da lui serbata alla patria ed al padre, sarebbesi allora molto volentieri ritirato dal seguitare le parti di Napoleone e della Francia, a patto che se gli guarentisse il possedimento del trono d'Italia. Non venendo adunque facilmente fatto al vicerè di tirare Murat dalla sua, perch'egli chiedeva di essere da lui aiutato con un grande sforzo dell'esercito napolitano, e di esso voleva il re solamente avvalersi per sorreggere la propria fortuna, varia da più mesi, incerta, pericolante, e udendo ora poi fatti di Francia siccome precipitassero in peggio le sorti della napoleonica dinastia, sperò miglior sussidio da' proprii suoi mezzi, dalle intelligenze con un nemico che offeriva facili accordi e concessioni, e s'indusse a negoziare più strettamente con gli Austriaci.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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