A questo miravano evidentemente i segreti colloqui tenutisi di notte nella cittadella di Mantova, e da noi più sopra menzionati, fra il vicerè e il generale bavaro.
Il giorno 26 di aprile dello stesso anno 1814, entrava in Milano alla testa delle truppe austriache il commissario imperiale Sommariva; e subito pubblicava un bando, in cui dichiarando di prendere possesso in nome delle Alte Potenze confederate delle terre già appartenenti al regno d'Italia e non per anco conquistate dalle truppe dell'imperatore, invitava ciascuno ad aspettare quetamente e confidentemente quello che produrrebbe in breve il benefizio inestimabile della pace. Nè si fecero lungamente aspettare le ulteriori deliberazioni dei confederati rispetto al regno d'Italia; perchè giunto non molto dopo il maresciallo Bellegarde, nominato a commissario plenipotenziario per l'imperatore in Italia, il 12 giugno 1814, all'alba, leggeva la popolazione milanese il seguente; bando: "La pace conchiusa in Parigi il dì 30 dello scorso maggio ha stabilito sopra sicure e salde fondamenta la tranquillità e i destini dell'Europa. Fu anche per essa determinata la sorte di questa contrada, Popoli della Lombardia, degli Stati di Mantova, Brescia, Bergamo e Crema una sorte felice vi è riserbata; le vostre province sono definitivamente aggregate all'impero d'Austria. Voi rimarrete tutti riuniti ed ugualmente protetti sotto lo scettro dell'augustissimo imperatore e re Francesco I, padre adorato de' suoi sudditi, sovrano desideratissimo degli Stati che godono della felicità di appartenergli.
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