- Riprovevole condotta dell'Inghilterra in questa faccenda. - Come si provvedesse in Vienna al ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, - Provvedimenti presi intorno agli Stati di Modena, Massa e Carrara, Toscana, Piombino e Lucca. - Si restituisce al papa lo Stato romano. - Le Isole Jonie date all'Inghilterra, e quale fosse la costituzione ad esse concessa. - Considerazioni sopra gli ordinamenti adottati nel congresso di Vienna rispetto all'Italia. - Timori sull'avvenire, e loro cause.
Caduto nel 1814 l'imperio di Napoleone in Francia pei felici successi dell'armi confederate, e restituiti in quel regno all'antica loro dominazione i Borboni, i principi collegati avevano tenuto in Parigi le prime loro conferenze generali intorno alle faccende d'Europa; riuniti poscia per la prima volta in solenne congresso in Vienna, si applicarono a comporre a stabile quiete, non solamente le francesi cose, ma eziandio le italiane, per tanti anni non disgiunte da loro, e da dure calamità travagliate. E poichè a tutti in Europa era oggimai venuta a schifo la militare insolenza, e le dinastie nuove per la lunga esperienza dei moderni tempi erano credute non buone, bisognava di necessità che di quella si correggessero gli abusi, ed a queste si sostituissero le vecchie. La qual sentenza giungeva, a dir vero, assai gradita alle orecchie dei re; perciocchè, fra tanto abbassamento cui era stata dianzi ridotta la regia autorità dalle prospere sorti di Napoleone, rimetteva ora in campo certe ragioni di dominio, certe pretese di potestà assoluta, sostenute con molta validità di forze e di aderenze, e proclamava ad un tempo con libera voce il principio parimente assoluto della legittimità.
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