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      Persistendo quindi gli alleati nella intenzione loro d'aggrandire gli Stati antichi sui confini della Francia, acciò non potesse ella pensare a rivolgimenti e mutazioni pericolose alla rimanente Europa, deliberarono al Piemonte l'intiero Genovesato coi feudi imperiali dei monti liguri e l'isola di Capraia, posta a veggente del littorale toscano. Ma per favellare più acconciamente di questa decisione del congresso, e dire come e da chi sia stata primamente suggerita a danno dei Liguri, risalirò, per la maggiore intelligenza dei fatti, a più remoto principio.
      L'anno 1805, prima ancora che la battaglia di Trafalgar avesse levato tanto alto la fortuna dell'Inghilterra sui mari, aveva ella formato il concetto di acquistare un'assoluta superiorità nelle cose di terra, ordinando a tal fine una lega formidabile contro la fresca potenza di Napoleone in Francia. Pertanto Guglielmo Pitt, il quale nella sua qualità di primo ministro del re d'Inghilterra, era di quei giorni il principale indirizzatore dei consigli della corona britannica, indettatosi prima colle corti di san Pietroburgo e di Vienna, si fece loro innanzi con uno scritto del seguente tenore: Essere oggimai necessario restituire all'Europa conquassata la felicità, la pace e la independenza, delle quali cose la smodata cupidigia del governo francese in ogni suo andamento, e l'ambizione del suo capo l'avevano da gran tempo spogliata; non avere i fidati consiglieri di sua maestà britannica mancato a sè stessi ed all'utile comune de' suoi augusti alleati in sì pericoloso frangente, e loro anzi avere più volte addomandato i parigini ministri di una amichevole composizione, ma sempre senza frutto, o per le esorbitanti pretese messe in campo da questi, o per le brame veramente incontentabili del supremo moderatore della Francia imperiale; richiedere oltre a ciò la presente necessità, che quello che le pacifiche esortazioni non hanno potuto bellamente conciliare, le guerresche dimostrazioni sforzatamente procaccino, e proporre perciò l'Inghilterra una strettissima lega fra i principi europei, col fine di prevenire gli effetti della buonapartiana ambizione, e fare altresì che i Francesi sgombrino intieramente il regno di Hannover con le altre parti della settentrionale Germania da loro occupate, e rendano poi anche libere e independenti la Olanda e la Svizzera; al che ottenere richiedersi una forza di cinquecento migliaia di soldati da fornirsi dai diversi membri della lega, i quali dovranno nel minor tempo possibile levarsi, ordinarsi ed armarsi, per essere pronti ad entrare in campagna contra la Francia.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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