Bramare intanto i Genovesi tutti, invocare, e più di qualunque altro richiedere la potente, la generosa Inghilterra, che coi fatti palesi confermi ora le parole innanzi mandate; sopratutto non permettessero gli augusti alleati, che Genova, siccome n'era corsa a quei giorni la voce nel pubblico, venisse incorporata ad uno Stato vicino, tanto dal suo diverso per indole, per abitudini, per interessi, per inclinazione; sapesse anzi il lord Castlereagh, che al solo udire una tal nuova, erano i Genovesi tutti trapassati da una immensa gioia ad un immenso lutto, e nella piena del loro dolore avevano al nome della Gran Bretagna aspramente maladetto,
Il grande argomento dell'Inghilterra e dei confederati per giustificare la distruzione della repubblica ligure in ciò consisteva, che ove fosse nata in avvenire nuova guerra in Europa contro la Francia, oppure mossa da lei, la Liguria constituita in governo separato e da sè non avrebbe potuto far argine ad una invasione francese dalla parte del Varo, nè ad uno sbarco di truppe francesi sulle sue coste per assalire di fianco il Piemonte o la Lombardia; dal che nasceva l'assoluta necessità di trasferire questa contrada in un principe, il quale già potente per armi e forze di terra, potesse similmente diventarlo per allestimenti di mare. Pensava d'altronde Castlereagh, ed in un suo abboccamento avuto di quei giorni con Pareto si studiò di persuadergli, che nella disegnata riunione della Liguria al Piemonte troverebbero i Genovesi tali vantaggi da compensare la perdita della independenza loro; in breve poi ripiglierebbe il commercio il prospero suo corso, l'industria le consuete sue vie di spaccio, e le due riviere l'antica loro floridezza e i grossi guadagni.
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