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      Verificandosi però il caso del regresso di Lucca nella persona del granduca di Toscana, questi, tostochè ne avesse assunto il governo, obbligavasi di cedere al duca di Modena i distretti toscani di Fivizzano, Pietrasanta e Barga; quelli del Lucchese chiamati di Castiglione e Gallicano, compresi nei territorii dello stesso duca di Modena; e finalmente gli altri di Minuciano e Monte Ignoso colle loro dependenze, contigui al paese di Massa. Contengono tutti questi distretti una popolazione di circa 50 mila abitanti.
      Vuolsi qui prima di tutto osservare, che i ministri e i consiglieri del congresso palesarono in quella occasione una insigne ignoranza della geografia d'Italia, ed una insigne astuzia. La prima, perchè aggiudicarono allo Stato modenese parte del territorio toscano, Fivizzano, Pietrasanta e Barga, rompendo in tal modo le regolari comunicazioni con Pontremoli, che apparteneva similmente al granduca; la seconda, perchè quell'introdurre la signoria del duca di Modena in Toscana troppo bene significava il pensiero dell'Austria, ch'era di stare a guardia delle province centrali d'Italia, avere all'uopo facilità di farvi entrare le sue truppe, e lasciarsi sempre aperta una via verso il Mediterraneo.
      Quanto alle condizioni interne che dovevano in futuro regolare il ducato di Lucca, e mantenerlo eziandio in buona relazione di amicizia co' suoi alleati e vicini, il congresso di Vienna stabilì, che la forma di governo da conservarsi nel ducato non potrebbe differenziare nei principii da quella che aveva adottata l'anno 1805; quindi un senato composto di 30 membri, scelti per due terzi fra i proprietari aventi un'annua rendita almeno di lire 1,200 lucchesi, ed un terzo fra i negozianti ed uomini di lettere dello Stato, nominati quelli e questi sopra note inscritte dalle assemblee cantonali; consistesse la principale autorità dell'anzidetto senato nel sanzionare le leggi proposte dal principe, modificarle, occorrendo, e nominare ai posti di giudici civili e criminali; inoltre si ordinasse in Lucca una milizia composta di tutti i cittadini, i quali sarebbero tenuti ad armarsi ed accorrere al bisogno per la difesa del principe e della propria terra.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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