Soldati! Noi pugneremo su quei medesimi campi che furono non ha guari testimoni del nostro valore; noi purgheremo dalla presenza dei nostri nemici quelle medesime province che, divenute premio de' vostri trionfi, da voi concesse all'Austria in iscambio di condizioni da lei non adempite, taglieggiate e calpestate dalle leggi imperiose della forza dopochè voi le abbandonaste, chiamano ora ad alta voce le armi vostre vendicatrici del nome italiano, onde le liberino per sempre dal detestato giogo tedesco. Sotto le nostre insegne, nelle quali campeggiano i nomi di onore e di fedeltà senza macchia, unirassi la gioventù italiana inspirata da generoso libero ardore, e fremente di leggere su quelle de' nostri nemici gli altri nomi di mala fede e di perfidia. E qual mai causa più santa della nostra fu trattata fin qui? Noi imprendiamo a combattere per la libertà, per la independenza della patria, pel trionfo dei principii liberali conculcati dai nostri nemici, non che per la gloria militare, precipua sorgente della forza e della grandezza delle nazioni. Sia dunque nostro solo grido di guerra in mezzo al fragore dell'armi ed ai pericoli che incontreremo: Independenza della patria".
Diceva l'altro bando agl'Italiani: "Su, su, o Italiani! Ecco che è venuta l'ora in cui si debbono compire gli eccelsi destini della patria vostra. Dall'imbelle sonno scuotetevi, e fate che dai sommi gioghi dell'Alpi alle estreme falde dell'Etna oggimai s'oda un solo grido, quello della indipendenza italiana. Su dunque; che già sono i brandi affilati e la stagione matura; il cielo stesso, eterno favoreggiatore delle cause giuste, farà di voi una nazione libera e grande, se voi co' magnanimi conati vostri seconderete gli alti voleri suoi.
| |
Austria Independenza Italiani Italiani Alpi Etna
|