Usavano molto efficacemente le parole e gli scritti i rappresentanti dell'Inghilterra; usavano nello stesso modo le parole e gli scritti i capitani dell'Austria; ed uno di questi, il generale Nugent, mandando attorno parole molto lusinghiere di costituzione e di regno d'Italia independente, così in un suo bando parlava a nome dell'imperatore Francesco:
REGNO D'ITALIA INDEPENDENTE.
Il generale conte di Nugent, comandante le forze austro-britanne, ai popoli dell'Italia.
Italiani! Assai già foste oppressi, e fin qui gemer doveste sotto un ferreo giogo: or ecco che siam venuti qua noi con gli eserciti nostri per liberarvi. Sorge oggi adunque in Italia un ordine novello di cose, il quale è destinato a ricondurre e solidare in mezzo a voi la felicità pubblica. Incominciate frattanto dall'assaporare i primi frutti della vostra liberazione, che sono alcuni benéfici ordinamenti che per ora vi rechiamo, e che già furono graditi ed ebbero il pienissimo effetto loro dovunque pervennero le schiere nostre liberatrici. Ma dove queste non ancora si trovano, in voi sta, o coraggiosi ed incliti Italiani, l'inaugurare con lo sforzo dell'armi il ristabilimento della patria vostra libera, possente e felice. Levatevi, o Italiani; e quando non bastassero le vostre armi a costituirvi in libertà dall'oppressione straniera, son già allestite e potenti le armi nostre per aiutarvi. Su, o Italiani; è venuto per voi il giorno della libertà: voi dovete essere una nazione unita e independente. Adoperatevi con ogni sforzo pel pubblico bene; e se fede voi serberete a chi vi ama e con tanta sollecitudine s'adopra per voi, in breve diverrete grandi e felici; in breve sarà la vostra sorte invidiata ed ammirato l'essere vostro.
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