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      Il presidente del governo di Genova
      SERRA.
     
      La nota genovese porta la data del dì 4 ottobre dell'anno 1814; ma poichè le dimande del governo ligure non ottennero il favore che meritavano dai ministri adunati in congresso, il plenipotenziario Brignole, nel dicembre dell'anno medesimo, rimise al congresso la seguenteProtesta del governo temporaneo di Genova,
      presentata addì 10 dicembre del 1814.
      Quantunque sia grande l'ossequio e la reverenza che a questa illustre adunanza porta il governo genovese, pur tuttavia egli non può rimanersi dall'adempiere ciò a cui in coscienza e per l'onor suo si crede obbligato anche verso i suoi compatriotti, protestando, siccome fa, che nulla mai non si potrà statuire in contrario dei diritti e della independenza loro. I richiami di questo governo sono fondati sopra titoli stimabilissimi, che sono: Stato, il quale da tempo antichissimo si regge da sè a simiglianza di varie monarchie; - innumerevoli patti ed accordi fatti per più secoli con le diverse corti d'Europa, massime quello di Aquisgrana (base dell'altro di Parigi), in cui la repubblica di Genova ebbe e diede malleveria per le statuite sovranità; - invalidità irrepugnabile della sua unione ad un impero usurpato e distratto; - maneggio libero della cosa pubblica dopo quel tempo, con tutti i segni della sovranità, senza che a questo si facesse opposizione di sorta; - e più d'ogni altro i memorabili bandi degli alti principi collegati Le città di Chaumont e di Châtillon ancor risuonano delle nobili promesse loro, che in avvenire cioè avrebbero le nazioni vicendevoli riguardi per la loro independenza; che non più si alzerebbono politici edifizii sopra le ruine degli Stati ch'erano altre volte non soggetti e felici; che la lega ordinatasi fra i più potenti monarchi della terra mirava soltanto a distruggere le usurpazioni che per tanti anni avean desolato il mondo; che infine una pace gloriosa, nobile frutto dell'alleanza loro e delle vittorie, assoderebbe i diritti, l'independenza e la libertà di tutte le nazioni.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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