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      L'ordine e la concordia che qui durarono fra' cittadini d'ogni grado durante il mio dimorare in mezzo a loro, saranno, non ne dubito, mantenuti anche in questa mutazione. Egli è frattanto con vero piacere, che io annunzio una prossima prosperità a questo paese, guarentita dai privilegi inseriti nell'atto di cessione, e dal governo paterno di un re, la cui sola cura sarà di assicurare la felicità de' suoi cari sudditi".
     
      Furono queste gravi parole di Dairymple ai Genovesi l'ultimo atto pubblico, che ricordasse la spirante libertà ligure.
     
     
      ESTRATTIDAL LIBRO CHE HA PER TITOLO:
      DELLE CAUSE ITALIANENELLA EVASIONE DELL'IMPERATORE NAPOLEONE
      DALL'ELBALe considerazioni che determinarono Napoleone a ritornare in Francia nel mese di marzo 1815, i motivi che affrettarono la sua partenza dall'isola dell'Elba, sono tuttora, sotto molti rapporti, un mistero difficile a penetrare.
      Argomento di odiose declamazioni per alcuni, di cieca ammirazione per altri, di curiosità inquieta per tutti, l'episodio istorico dei Cento giorni, è conosciuto dal mondo intiero; ma pochissime persone sanno come fosse preparato e qual impulso determinasse quell'avvenimento.
      L'opera che noi presentiamo al pubblico è destinata a sollevare un lembo del velo che nasconde la verità. Noi avremmo potuto strapparlo intieramente, se la morte avesse colpito tutti gli autori dei documenti che ci furono comunicati. Ma uno scarso numero di loro vivendo tuttora, le leggi della morale impongono prima di tutto che la storia contemporanea rispetti il loro riposo, e non comprometta la loro età senile.


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-Storia d'Italia continuata da quella del Botta dall'anno 1814 al 1834
Parte prima 1814-22
di Giuseppe Martini
Tipogr. Elvetica Torino
1850-1852 pagine 496

   





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