Rapporto diretto a S.M.l'imperatore Napoleone all'Isola dell'Elba, dal principale emissario dell'Italia, datato da Napoli, il 14 ottobre 1814.
Sire!
Vostra maestà ha ricevuto i miei rapporti datati da Genova, da Venezia e da Bologna: suppongo che quello ch'ebbi l'onore di dirigerle da Roma l'8 settembre decorso, le sia egualmente pervenuto, quantunque io non ne abbia la certezza a motivo del giro che ha dovuto fare.
Pervenuto adesso all'estremità della carriera che mi era ingiunto di percorrere, e dopo aver fatto sopra il regno di Napoli tutte le osservazioni che mi erano raccomandate, adempio il dovere impostomi dalla mia missione, recapitolando a vostra maestà la situazione dei differenti Stati che compongono l'Italia propriamente detta.
PIEMONTE.
Io comprendo, sotto questa denominazione, tutto ciò che la casa di Savoia ha recuperato dei suoi antichi Stati sul continente, poichè non ho che delle nozioni incertissime sull'isola si Sardegna, e poco importanti nell'affare che ci occupa.
La Savoia e la Contea di Nizza, assuefatte da un più lungo lasso di tempo al regime francese, fremono alla sola idea di trovarsi sotto il dominio piemontese. Quanto a Genova ed al paese che formava l'antica Liguria, non può farsi un'idea dello stato di esasperazione in cui si trovano gli abitanti di tutte le classi. Dalla Magra fino al Varo, niuno è contento; e gli stessi nobili aiuterebbero ad una rivoluzione, poco importa in qual senso, purchè la loro antica repubblica fosse strappata al giogo che in questo momento pesa sopra di lei.
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