Ciò non ostante gli abitanti della Savoia preferirebbero cogliere l'occasione di un rovescio per costituirsi in repubblica indipendente, ed unirsi al Vallese anzichè formar parte dell'Impero romano. La natura pose quelle parti piuttosto sotto il dominio della Francia che del Campidoglio.
LIGURIA.
Genova e tutto il suo territorio entrerà di cooperazione e di spirito nella gran famiglia italiana, assai meglio e molto più presto di qualunque altra parte della Penisola.
REGNO D'ITALIA.
Il già regno d'Italia vi entrerà con uguale ardore. Ma le città di Milano e di Venezia avrebbero bisogno, dapprima, di ricevere la sicurezza che il lusso e lo splendore di una corte sarebber loro accordati. Senza di questo, l'intrigo, troverà accesso nelle spirito delle classi popolari per seminarvi delle divisioni.
Le città di Brescia, Bergamo, Crema, Bologna, Bologna sopratutto, si leveranno in massa: il nome di Napoleone vi è letteralmente idolatrato.
TOSCANA.
Il paese più recalcitrante di tutta l'Italia sarà la Toscana; e aggiungerò il solo disposto ad insurgere, se d'altronde la nota comune indolenza, l'insigne poltraggine degli abitanti e la loro avversione pronunziatissima per la guerra, non rendessero appresso a poco certa la loro pronta sommissione.
Ciò non ostante, e per lungo tempo, potrà la Toscana esser sottomessa; ma non sarà affezionata al nuovo ordine di cose che si prepara per l'Italia. Questo piccolo regno è realmente il giardino dell'Europa. Il granduca Leopoldo li rese talmente felici durante un lunghissimo regno, che è sommamente difficile il fare dopo di lui qualche cosa che possa piacere ai Toscani.
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