- Pirati barbareschi, e loro ruberie sui nostri mari. - Provvedimenti che si prendono per farle cessare. - Spedizione di lord Exmouth sulle coste dell'Africa, e suoi accordi colle reggenze. - Affliggono le popolazioni d'Italia la fame, i lupi e le malattie. - Allegrezze di corti e festeggiamenti di principi in tanta miseria di popoli.
Abbiamo riferito nel terzo libro delle presenti storie, siccome le truppe napolitane marciando per alla impresa d'Italia, e non istando papa Pio senza qualche apprensione per la sua stessa persona oggimai fatta per vecchiezza inferma e cadente, se n'era partito da Roma, conducendosi a dimorare più riposatamente, prima in Firenze, poi per maggior sicurezza a Genova. Diremo ora con più esteso racconto i casi di quell'insolito viaggio.
Da quest'ultima città volle l'esule augusto trasferirsi in Savona a visitarvi divotamente un santuario della Vergine, oggetto di grandissima venerazione in quelle parti. Incontrato quivi il sommo pontefice da Vittorio Emmanuele, da lui si vedeva parimente accolto ed onorato con tutte quelle dimostrazioni di rispetto e di stima che si convengono ad altissimo principe ed al capo supremo della cristianità. Parve alle popolazioni concorse in gran numero dai paesi e ville vicine, ed era anche fatto degno di profonda considerazione, che un papa, il quale poco innanzi aveva vissuti dolorosi giorni in quelle savonesi stanze guardato a vista dai commissari di un monarca potentissimo, ora in quel luogo medesimo libero di sè comparisse, e ricevuto e servito e accarezzato si vedesse da uno dei più religiosi re che sieno mai stati in Europa.
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