Firmato MARCHESE TOMMASIIl segretario di Stato
ministro cancelliereFirmato TOMMASO DI SOMMA.
Pubblicata in Napoli nel dì 9 dicembre 1816.
FERDINANDO I, per la grazia di Dio, re del regno delle Due Sicilie, di Gerusalemme, ec., infante di Spagna, duca di Parma, Piacenza, Castro, ec., ec., gran principe ereditario di Toscana, ec., ec., ec.
Volendo confermare i privilegi conceduti da noi e da' sovrani nostri augusti predecessori a' nostri carissimi Siciliani, e combinare insieme la piena osservanza di tali privilegi coll'unità delle instituzioni politiche che debbon formare il diritto pubblico del nostro regno delle Due Sicilie, abbiamo colla presente legge sanzionato e sanzioniamo quanto Segue:
ART. I. Tutte le cariche ed ufficii civili ed ecclesiastici della Sicilia al di là del Faro, saranno conferiti privativamente a' Siciliani a tenore de' capitoli de' sovrani nostri predecessori, senza che possano aspirarvi mai gli altri nostri sudditi de' nostri reali dominii al di qua del Faro, nello stesso modo che i Siciliani non potranno aspirare alle cariche ed agli ufficii civili ed ecclesiastici de' suddetti altri nostri reali dominii. Includiamo nella mentovata privativa a favore de' Siciliani anche l'arcivescovado di Palermo, quantunque lo stesso fosse stato riservato al sovrano arbitrio nell'amplissima grazia conceduta a' medesimi dal nostro augusto genitore Carlo III.
II. A tutte le grandi cariche del nostro regno delle Due Sicilie, i nostri sudditi della Sicilia al di là del Faro saranno ammessi in proporzione della popolazione di quell'isola.
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