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      Quegli in mezzo al fuoco piú vivo non s'intacca una scintilla, questi ad una sola scintilla arde, brucia, consuma. L'invidia può molto bene partorire pregiudiziali effetti, ma non s'invidia che chi nuota negli agi, nelle ricchezze, negli onori. La virtú tira a sé gli sguardi altrui: ma quei che vivono negletti affatto ed appena noti a se stessi, perseguitati si vedono talora fino dagli stessi elementi. Da che vivo non me n'è venuta una buona. Le diligenze, le circospezioni, le fatiche mi hanno servito un frullo. Ho veduto sul meglio inaridire le mie piú fondate e liete speranze. E posso dire:
     
      Nescio quis teneros oculus mihi fascinat agnos.
     
      Che credete! Il Clementissimo nostro Sovrano (D. G.) con replicato dispaccio pare che data avesse su di me una placida occhiata. Questa Real Accademia delle Scienze mi ha sommamente onorato con rappresentare al Re nostro Signore i miei talenti, qualunque sieno, e le mie fatiche meritevoli di essere dalla M. S. riguardate, premiate e protette, come ancora da chi ha spirito patriotico. Credete voi, per tanto, che a contemplazione di sí favorevole rappresentanza, nella quale ha voluto questa letteraria adunanza farmi quegli elogi dovuti solo agli uomini di valore, che non son io; e piú che mai a riflesso della clemenza di un munificentissimo Sovrano, propenso tutto a vantaggiare le lettere e chi con tutto lo spirito ci si consacra; credete, dissi, che me ne venisse vantaggio alcuno?
     
      Lasso! non di diamante, ma d'un vetroVeggio di man cadermi ogni speranza,


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Capricci sulla jettatura
di Gian Leonardo Marugi
pagine 79

   





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