(110) Non mi domandate il perché, che non so dirvelo di sicuro. Una volta che mi si appressava una simile jettatrice, spinto non so da qual interna forza, cheto cheto andai da dietro e la sputai replicatamente sul crine L'esperienza andò a maraviglia, però non manco di farlo, quand'occorre, con prospero evento. Ho veduto solo che non sempre mi vien fatta di farlo, ed allora mi vengono mille guai sopra le spalle.
(111) Ecco dove è fondato questo preservativo. Lessi una volta nel solo Tesoro di Alberto il Piccolo che la midolla che si trova nell'osso del piede del lupo, fattane pomata con polvere di cornocervo, riconciliava gli affetti di altri verso di sé. Lessi ancora, non mi sovviene dove, che portando sullo stomaco la testa del nibbio, veniva ad essere da tutti amato. Il sale si è sempre avuto contro i malefizj, adunque, pensai che, unendo in uno tutti questi segreti, potessi formarne uno piú saldo, ed efficace. E come aveva apparato da Alberto Magno ne' suoi ammirabili secreti, che, strofinandosi le mani colla verbena e toccando una persona veniva da questa amato, cosí pensai con del sugo della verbena fare colla predetta pomata un'immagine di uomo, appunto pensando che dipartendosi sotto quella figura i maligni effluvi, come emanati da una figura virile, si potevano distruggere dagli altri, che si andavano all'incontro sotto la figura medesima e di una opposta natura: poiché dove quelli del jettatore erano prodotti da disdegno, rabbia, invidia, questi avendo la virtú di conciliare gli affetti, potevano correggerli e farne venire l'opposto.
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Tesoro Alberto Piccolo Alberto Magno
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