Pagina (95/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Chi non si fermerebbe a Cotrone almeno ventiquattr'ore?
      «Dell'antica grandezza, nulla: dell'antica salubrità, ancora meno; della bellezza che diede a Zeusi le cinque più belle vergini della Magna Grecia per dipingere Elena seduttrice, il viaggiatore non ne sa punto: delle sacre boscaglie di pini popolate dai Genii e dalle Driadi salvatichette e gentili, non v'è più neppure la rimembranza nella tradizione malfida; ma le colossali ricchezze di molte famiglie ivi nate e cresciute, famose, nel libro d'oro della prosperità nazionale, e che sarebbero principesche a Londra e a Pietroburgo, dimostrano che la tavola pitagorica vi è tuttora in onore. Le grosse mandre delle più belle d'Italia vi venarono a svernare dalla Sila immensa, e vi hanno interminabili magazzini pei classici formaggi di Cotrone, sul porto arenoso, che ne fa un commercio lautissimo colla bassa Italia e coll'Oriente.
      «Non ho veduto gli atleti e vi trovai la febbre: ma valeva la pena di prenderla in quel tramonto d'oro, che si rifletteva nelle acque tremolanti d'un mare tranquillo e pieno di misteri.»
      Così col suo vigoroso talento d'artista e con la vivace sua facondia di donna, una viaggiatrice che vale per dieci archeologi (Caterina Pigorini-Beri, In Calabria, Casanova, Torino, 1892). Che vi saprebbero mai ricostruire questi barbassori dottissimi, delle magnificenze di una regione italica ora troppo negletta, e in tempi quasi preistorici onorata dai coloni d'Acaja più della stessa madre patria, col nome glorioso di Grecia grande?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'odissea della donna
di Tullo Massarani
Editore Forzani Roma
1907 pagine 356

   





Cotrone Zeusi Magna Grecia Elena Genii Driadi Londra Pietroburgo Italia Sila Cotrone Italia Oriente Caterina Pigorini-Beri In Calabria Casanova Torino Acaja Grecia